Ma il matrimonio è l’America?

Con questa frase, Salvatore Branca, amico e padrino di Cresima, iniziò la sua omelia, in occasione della celebrazione del matrimonio tra me e Giuliana 17 anni fa.

17 anni sono abbastanza perché la quotidianità abbia avvolto nel suo rumore di fondo i momenti più speciali. 17 anni di battaglie contro la noia e la stanchezza, proteste dei figli, incomprensioni con le suocere, oppure con i traslocatori, discussioni sul futuro, ansie lavorative, ed elettrodomestici fuori garanzia.

17 anni sono abbastanza per mettere alla prova qualsiasi amore, per gettare acqua sul fuoco di qualsiasi passione, per mettere in dubbio qualunque certezza o dogma, per smorzare qualunque entusiasmo giovanile, per far sentire il peso di allevare anche il figlio più docile.

Ma …

17 anni non sono abbastanza per averne abbastanza! Non sono abbastanza per non pensare più che la vita insieme è bella, che la felicità ti ripaga di ogni difficoltà. Non sono abbastanza per smettere di sognare e di camminare col naso all’insù, rivolto verso il cielo, verso l’infinito, ma sempre mano nella mano … E se non so piú tutto quello che vissi
È che non sempre i tuoi occhi m’hanno visto.

Caro Salvatore, io penso che, Trump a parte, sì, il matrimonio sia l’America!!!

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